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Progetto di modifica dell'edificio, sede dell'archivio storico. 1920 ca. 

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Ramiro Meng davanti alla casa di Chiadino con l’amico pittore Cesare Cuccoli, 1962 circa

l'archivio storico

“Mi sono arrampicato ancora una volta su per il colle di San Luigi alla casa del pittore Meng ...”: così nella primavera del 1942 lo scrittore piranese Elio Predonzani esordiva in un suo commento ai cinque acquerelli che l’amico Ramiro Meng era in procinto di inviare alla XXIII Biennale di Venezia.

 

La “casa del pittore Meng”, che in verità era un architetto, si trovava, e tuttora si trova, a Trieste, quasi in cima alla via di Chiadino, una strada stretta ed erta, che, inerpicandosi su un’altura, prelude e conduce al Carso triestino. Nel 1942 la zona, già ricca di villini, era ancora suburbana, immersa nel verde e silenziosa, dotata, soprattutto nella parte sua più elevata, di una splendida vista sul golfo.

Ad oggi la casa, di proprietà degli eredi Meng, è il luogo dove risiede l'archivio storico della produzione artistica di Ramiro Meng.

Solitario e contemplativo, portato naturalmente a cogliere la poesia dei luoghi, egli trasse l’ispirazione per la sua pittura quasi esclusivamente dai paesaggi familiari, a partire dalla porzione di mondo che il suo sguardo coglieva dalla finestra della stanza all’ultimo piano della sua abitazione, fino all’intero Carso, che raggiungeva a piedi da casa e di cui amava gli aspetti più solinghi, “scamuffati e brulli”.

L'archivio storico comprende:

ARCHIVIO DI ARCHITETTURA

- COLLEZIONE DEI DIPINTI E DEI BOZZETTI IN GESSO

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