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architettura, pittura, scultura

Il percorso progettuale di Ramiro Meng ha lasciato nella Trieste del Novecento tracce significative. L’architettura di Meng ha come fondamento una solida base tecnica, una scaltrezza acquisita in gioventù nel lavoro di cantiere.

La proficua collaborazione con la Soprintendenza, che durerà tutta la vita, sviluppa in lui una coscienza storica, che gli farà valorizzare i segni del passato come riferimenti imprescindibili.

Avverte inoltre come dovere del progettista il rapportarsi sempre alla natura e come suo compito il tener conto dei bisogni dell’uomo, non nel senso di limitare il progetto alla mera funzionalità dell’elemento architettonico, ma nel senso di contribuire a sollecitare l’aspirazione alla bellezza sopita in ciascun individuo.

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